"Occhiali virtuali" per la figlia non vedente, il progetto di un docente universitario
Salfi ha iniziato a pensare agli "occhiali virtuali" tre anni fa dopo che la figlia, che oggi ha 11 anni, ha iniziato a mostrare i primi sintomi della retinite pigmentosa, una malattia degenerativa della retina che col tempo porta alla cecità e per la quale al momento non esiste una cura“
I vantaggi dello smartwatch sono due. Da una parte può convertire in braille qualsiasi testo: basta connetterlo tramite Bluetooth a uno smartphone per poter leggere con le dita messaggi o documenti più lunghi. Dall’altra, è davvero economico a confronto dei lettori in braille già sul mercato
"Stiamo creando lil primo tablet tattile per non vedenti e ipovedenti" ha spiegato a IBTimes Slavi Slavev, CTO e co-fondatore di Blitab. "Quella che stiamo utilizzando è una tecnologia completamente nuova che emette braille in un modo completamente nuovo e innovativo, senza elementi meccanici ma attraverso piccole bolle liquidi sullo schermo”.