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Ausili

Nel corso degli ultimi decenni, la definizione e la classificazione delle disabilità ha subito un processo di revisione. Un cammino che passa attraverso leggi, battaglie culturali e che porta al passaggio da una rappresentazione del fenomeno della disabilità da un primo modello, definito bio-medico dove la disabilità veniva vista come deviazione dalla normalità a carico di una struttura o funzione psicologica, fisiologica o anatomica, causata da malattia, trauma o altro (Boorse, 1975, 1977), al modello bio-psico-sociale dove il deficit viene considerato una  variazione del funzionamento umano, che origina dall’interazione tra caratteristiche intrinseche dell’individuo e caratteristiche dell’ambiente fisico e sociale.

Attraverso il modello bio-psico sociale fa strada la convinzione che il benessere non è uno stato irreversibile o immodificabile, ma rappresenta il risultato dell’interazione incessante tra la persona e il suo ambiente relazionale e sociale e, per i bambini, anche con l’ambiente educativo. Intervenire efficacemente sulla capacità dell’individuo di comunicare, di sviluppare un’equilibrata emozionalità, di allargare le proprie competenze nel tessere relazioni con l’ambiente che lo circonda equivale dunque a lavorare per la sua salute.

Con lo sviluppo e l’introduzione nei diversi ambiti d’intervento del modello operativo ICF e ell’adattamento di ICF per bambini e adolescenti ICF- CY nel 2007 è stato fatto un ulteriore passo avanti. Tale paradigma ha dato un forte impulso anche allo sviluppo di soluzioni ICT.

Le soluzioni ICT consistono in tecnologie per la persona ed applicazioni centrate sull’idea di combinare l’alta e più salutare qualità della vita giornaliera assistita dalla tecnologia, mantenendo nello stesso tempo un alto grado di indipendenza, autonomia e dignità. In tale contesto si assume che la persona possa essere monitorata con sensori “in-body” oppure “on-body” sia in movimento che in condizioni statiche. Tale settore include diverse aree di interesse, tra cui:

  •        Salute, riabilitazione e cura.
  •        Gestione e monitoraggio dell’attività personale.
  •        Sicurezza personale e a casa
  •        Attività della vita quotidiana

Definizione di Ausili

"Strumenti che servono in particolare alla persona con disabilità (e a chi l’aiuta) per fare ciò che altrimenti non potrebbe, o per farlo in modo più sicuro, più veloce, più accettabile, o per prevenire l’instaurarsi o l’aggravarsi di una disabilità" (Mazzola, 1979)

Strumenti tecnologici che consentono di superare certe barriere all’accessibilità, o di compensare certe limitazioni funzionali ai fini di facilitare o rendere possibili determinate attività della vita quotidiana"

(Commissione Europea, 1995).

Definizione secondo lo Standard Internazionale ISO 9999

Qualsiasi prodotto (dispositivi, apparecchiature, strumenti, software ecc.), di produzione specializzata o di comune commercio, utilizzato da (o per) persone con disabilità per finalità di:

1) miglioramento della partecipazione;

2) protezione, sostegno, sviluppo, controllo o sostituzione di strutture corporee, funzioni corporee o attività;

3) prevenzione di menomazioni, limitazioni nelle attività, o ostacoli alla partecipazione"

 

Tipologia Ausili secondo classificazione ISO

  •   Ausili per trattamenti sanitari personali              
  •   Ausili per l’esercizio di abilità    
  •   Ortesi e protesi              
  •   Ausili per la cura e la protezione personale       
  •   Ausili per la mobilità personale               
  •   Ausili per la cura della casa        
  •   Mobilia e adattamenti per la casa o altri ambienti          
  •   Ausili per comunicazione e informazione           
  •   Ausili per manovrare oggetti o dispositivi           
  •   Ausili per il miglioramento delle condizioni ambientali
  •   Ausili per l’ambito lavorativo e la formazione professionale
  •   Ausili per le attività di tempo libero       

Accesso agli ausili

Il Servizio sanitario nazionale eroga alle persone disabili o a quanti ne hanno necessità anche per un periodo limitato l'assistenza protesica e integrativa prevista nei Livelli essenziali di assistenza.

Questo tipo di assistenza mette a disposizione del cittadino quattro tipologie di dispositivi:

  • gli ausili: si tratta di strumenti, utensili o apparecchiature che permettono alla persona disabile di compiere un atto che non potrebbe fare in condizioni normali (ad esempio carrozzina)
  • le protesi: sono quelle apparecchiature che sostituiscono parte mancanti del corpo
  • le ortesi: sono apparecchiature che migliorano la funzionalità di una parte del corpo compromessa (ad esempio scarpe ortopediche)
  • i presìdi: sono oggetti che aiutano a prevenire o curare determinate patologie (ad esempio catetere per l'incontinenza, ausili per assorbimento urina).

Per ulteriori informazioni  accedi al sito del Ministero della Salute al seguente link:

Ministero della salute - servizi al cittadino

I dispositivi protesici per gli invalidi sul lavoro sono invece garantiti dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail).

Il Nomenclatore classifica questi dispositivi in tre gruppi:

dispositivi su misura, che vengono realizzati secondo la prescrizione medica

dispositivi di serie, che non richiedono l'intervento tecnico per essere personalizzati

dispositivi acquistati dalle Asl e dati in comodato d'uso (ad esempio ventilatori polmonari, montascale).

La ASP su prescrizione del medico può comunque fornire anche altri dispositivi che non sono compresi in questi elenchi.

 

Per ulteriori informazioni  accedi al sito del Ministero della Salute al seguente link:

Ministero della salute - servizi al cittadino