Lavoro
La normativa italiana affianca agli strumenti finalizzati all’assunzione mirata della persona disabile - Collocamento mirato- a obblighi di assunzione di persone disabili da parte di ditte private e amministrazioni pubbliche, ad una serie di benefici, sia per la persona con disabilità, sia per le imprese.
Il collocamento obbligatorio
Aventi diritto: persone con disabilità fisica, sensoriale, psichica con cittadinanza italiana o UE ed extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo
Requisiti
La Legge 68/99 introducendo il concetto di “collocamento mirato”, vuole promuovere un modo di fare collocamento che preveda il reale incontro tra capacità lavorative della persona con handicap e le esigenze e necessità delle imprese. Si può usufruire del collocamento mirato essendo iscritti nelle liste speciali ed essendo in possesso della certificazione di invalidità rilasciata dalle commissioni competenti Possono iscriversi:
• persone affette da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali e portatori di handicap intellettivo con una riduzione della capacità lavorativa (e quindi Invalidità Civile) superiore al 45%
• persone invalide del lavoro con invalidità superiore al 33%
• persone invalide di guerra
• invalidi civili di guerra e invalidi per servizio
• persone non vedenti e sorde
Il requisito anagrafico utile ai fini dell’iscrizione negli elenchi del collocamento obbligatorio è quello minimo di 16 anni e quello massimo di 60 anni per le donne e 65 per gli uomini (età pensionabile fissata dall’ordinamento
per il lavoro pubblico e privato).
Sono interessati anche i lavoratori appartenenti alle categorie protette come definite dalla Legge di (ad esempio figli e i coniugi di soggetti riconosciuti grandi invalidi per causa di lavoro, di guerra o di servizio).
Chi si iscrive alle liste speciali deve essere iscritto anche alle liste ordinarie.
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